geniusLoci digitale

Gli odierni strumenti multimediali ci consentono di rappresentare i molteplici aspetti che concorrono a definire l'identità di un luogo in forme sempre più pregnanti e innovative. Grazie all'integrazione degli artifici rappresentativi e comunicativi delle più diverse tecnologie multimediali possiamo realizzare oggi dei sistemi multimediali in grado di coprire un ampio ventaglio di funzionalità documentarie, promozionali, espositive.
E questo strumentario ci permette di trattare i più diversi tipi di luoghi e ambienti: aree urbane; complessi ed aree industriali; aree di interesse naturalistico o paesaggistico; complessi monumentali e architettonici; complessi funzionali come stazioni, aeroporti, aree industriali (dismesse, recuperate, mutate d'uso, eccetera).
Per esemplificare come concretamente possono essere configurati questi sistemi esponiamo qui un prototipo che prefigura una soluzione progettuale per un sistema documentario dedicato alle stazioni ferroviarie.

Nelle stazioni ferroviarie

Le stazioni ferroviarie italiane, come è noto, sono prossime a radicali trasformazioni, strutturali e funzionali: le linee dell'alta velocità imporrano una riconfigurazione degli spazi di molte stazioni stesse, si dovranno gestire nuovi flussi di visitatori e utenti, si svilupperanno attività e spazi commerciali, espositivi, convegnistici. Tutto ciò avverrà in luoghi già ricchi di storia e di vita; infatti, poste come sono nel cuore delle città, le stazioni non sono solo luoghi di transito, dei cancelli di ingresso e uscita dalle città, ma sono anche luoghi pulsanti di attività con una ricca sedimentazione di prodotti comunicativi. Guardandole da vicino, la loro architettura e organizzazione ci parla del tempo e dei gusti che le hanno costruite, vissute, trasformate. L'arte moderna e contemporanea le hanno ritratte o prese a soggetto per installazioni, happening, performance, per non dire della cinematografia, della pubblicità, del design, della musica...

Le visite virtuali nelle stazioni

Un sistema che sia in grado di rappresentare questa richezza di aspetti può costituire uno strumento comunicativo efficace ed utile sotto diversi punti di vista, e il prototipo che può essere aperto a partire dal link sottostante prefigura una soluzione possibile.
Secondo la nostra ipotesi progettuale, alcune funzioni a cui possono assolvere dei sistemi del genere si possono individuare ne:

  • L'esposizione della struttura spaziale e architettonica dei complessi-stazione, nonché l'esposizione dell'organizzazione funzionale delle varie aree che le compongono rendendo possibile la visita di aree funzionali normalmente precluse al pubblico.
  • La documentazione delle trasformazioni che le stazioni hanno subito nel corso della loro storia. Ciò può essere fatto integrando vari materiali (piante, filmati, disegni, fotografie, dipinti, brani sonori, eccetera) in un sistema di ordinamento dei contenuti basato sulla struttura spaziale e funzionale.
  • La documentazione delle vicende storiche, di costume, d'arte che vi si sono svolte, il rapporto con la città e il terrritorio circostante.
  • Uno strumento informativo sugli eventi in corso e di quelli in programma che funzioni come cartellone interattivo, ricco di preview e clip multimediali.
  • Un modulo aggiuntivo del sito di stazione per aiutare gli utenti a informarsi e localizzare l'ampio ventaglio di servizi disponibili in stazione.
  • Una vetrina informativa in cui i vari soggetti commerciali che operano in stazione possono proporre le loro comunicazioni: reclame, spot istituzionali, eccetera.
  • Uno strumento di ricerca, del tutto innovativo, per l'elaborazione e la rappresentazione dell'identità dei luoghi.

Un sistema di visita virtuale del genere può essere al tempo stesso uno strumento documentario e una risorsa informativa e d'intrattenimento sulla vita attuale delle stazioni, una sorta di memoria del luogo che permette di navigare tra i contenuti derivati dai più differenti eventi che hanno coinvolto o coinvolgeranno le stazioni. E' in sostanza il genius loci che una molteplicità di utenti diversi può interrogare per vari scopi: per semplice curiosità, per ingannare i tempi di attesa, per conoscere meglio lo spazio che incontrano nella loro esperienza di viaggio, per conoscere la storia del luogo.
Un'informazione e una comunicazione così ricca possono conferire alle stazioni una maggiore consistenza di luogo, sottraendole alla semplice funzione di spazi ottimizzati per il transito e il viaggio e stimolando quindi quella volontà di frequentazione che solo i luoghi riescono a far scaturire.

Gli utenti

Le varie categorie di utenti che possono fruire del sistema sono individuabili principalmente nei frequentatori e viaggiatori in transito nelle stazioni -cioè chi attende i viaggiatori oppure i viaggiatori in transito durante le pause di attesa- nella clientela dei negozi che vive la stazione come centro acquisti, di incontro e re-incontro, poiché siamo in ogni caso nel centro delle città.
I sistemi di visita virtuale costituiscono uno strumento innovativo, adatto ad essere fruito dalle principali categorie di utenti delle stazioni che, come emerge dalla Carta dei Servizi 2002, sono soggetti con una buona istruzione (impiegati, studenti e dirigenti) e quindi sono abituati dall'uso di internet e dei mezzi di comunicazione multimediale.
Ma anche a distanza, attraverso Internet, gli utenti possono informarsi sulla vita in corso nelle stazioni, conoscere la produzione comunicativa cresciuta intorno a loro, o usare le visite virtuali come riferimento per ricerche storiche o iconografiche, se i sistemi documentari riescono a veder riconosciuta la qualità dei contenuti e della loro integrazione.

Modalità di consultazione

Le visite virtuali alle stazioni possono essere compiute attraverso tutti i personal computer dotati di connessione a Internet, e del software indicato sotto il link di ingresso al prototipo.
Nelle stazioni ferroviarie la consultazione del sistema di visita virtuale può essere offerta al pubblico attraverso dei totem multimediali, o dagli Internet Point.

Contatti

Coordinatore di progetto: Davide Gasperi